La Nostra Dottrina

La Chiesa Cattolica Romana Antica (CCRA) dichiara la
sua fede nel Concilio di Nicea e nel contempo accetta le
antiche dichiarazioni di fede come il Simbolo apostolico
e quello di sant’Atanasio che spiega la fede in modo
chiaro e in maniera semplice.
La CCRA dichiara la sua fede nella Rivelazione di Dio e
del Figlio di Dio, Gesù Cristo, seconda Persona della
Santissima Trinità, inscindibilmente vero Dio e vero
Uomo nell’unità della sua Persona divina. Il Figlio di Dio,
generato non creato, della stessa sostanza del Padre, si
è fatto uomo, nostro fratello, senza con ciò cessare di
essere Dio nostro Signore, come affermato nelle
Scritture canoniche [la Bibbia] e crede nello Spirito
Santo, Terza Persona della Santissima Trinità. E’
chiamato anche: Spirito di Cristo, Spirito del Signore,
Spirito di Dio, Spirito della Gloria, Spirito della
Promessa. Lo Spirito Santo è la vita della Chiesa.
La CCRA crede e insegna che il mistero centrale della
fede e della vita cristiana è il mistero della Santissima
Trinità. Tale mistero è stato rivelato da Gesù Cristo ed è
la sorgente di tutti gli altri misteri.
La CCRA esprime la sua fede Trinitaria professando un
solo Dio in tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. Le
tre Persone divine sono un solo Dio perché ciascuna di
Esse è identica alla pienezza dell’unica e indivisibile
natura divina. Esse sono realmente distinte tra loro per
le relazioni che le mettono in riferimento le une alle
altre: il Padre non è creato da nessuno, Egli genera il
Figlio, lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio.
La CCRA crede che l’uomo è stato creato a immagine di
Dio ed è capace di conoscere e di amare nella libertà il
proprio Creatore. L’uomo è la sola creatura che Dio ha
voluta per se stessa e che ha chiamato a condividere,
nella conoscenza e nell’amore, la sua vita divina. Egli in
quanto creato a immagine di Dio ha la dignità di persona
; non è qualcosa ma qualcuno, capace di conoscersi, di
donarsi liberamente e di entrare in comunione con Dio.
La CCRA afferma che Dio ha creato tutto per l’uomo e
l’uomo è creato per conoscere, servire e amare Dio, per
offrirgli, in questo mondo, tutta la creazione in
rendimento di grazie, ed essere poi elevato alla vita
con Dio in cielo.
La CCRA dichiara la sua fede nei sette Sacramenti:
Battesimo, Cresima, Eucaristia, Penitenza, Unzione degli
Infermi, Ordine Sacro, Matrimonio; essi sono segni del
Signore Gesù vivo e costantemente presente nella sua
Chiesa e veri canali di grazia santificante.
La CCRA dichiara la sua ferma convinzione che la
Celebrazione della Santa Messa è un vero e proprio
Sacrificio di propiziazione per vivi e defunti. La Santa
Messa è vera rappresentazione del perfetto Sacrificio
del Calvario nel quale nostro Signore Gesù Cristo offre
se stesso al Padre per la salvezza del mondo e si dona a
noi nel Sacramento: in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
La CCRA dichiara la sua fede nella Presenza Reale di
Cristo in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nel pane e vino
consacrati da un sacerdote validamente ordinato nella
Chiesa Cattolica e di sesso maschile.
La CCRA afferma che l’indegnità di un ministro non
rende invalido il Sacramento purché ci sia la materia, la
forma e l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa.
La CCRA ritiene che i Santi sono i battezzati vissuti in
perfetta armonia con Dio e che vivono beati nella Chiesa
Trionfante. E’ fuori discussione che ogni preghiera è
rivolta al Padre per il Figlio nello Spirito Santo. Però è
cosa lodevole pregare Dio insieme ai Santi chiedendo ad
Essi di intercedere con noi e per noi.
La CCRA crede che Maria SS.ma, la Madre di Gesù è
veramente la THEOTOKOS (Madre di DIO). Nel suo Seno
Purissimo ha assunto la natura umana la Seconda
Persona della Trinità. Per questo fu concepita
Immacolata, che rimase Vergine prima, durante e dopo
il parto e giunta al termine del suo percorso terreno,
nella sua Dormizione, è stata Assunta in anima e corpo
alla gloria celeste.
La CCRA ritiene e insegna che è cosa lodevole e giusta
invocare la Santa Madre del Signore, Regina di tutti i
Santi, perché avvalori le preghiere dei fedeli con la sua
materna intercessione e la Chiesa non si stanca mai di
invocarla come Madre premurosa e sollecita presso il
Trono della Misericordia per i fratelli del Figlio suo
divenuti figli suoi sotto la Croce, che sono ancora in
cammino e impegnati nell’arduo pellegrinaggio della
fede.
La CCRA crede nell’indissolubilità del Matrimonio,
tuttavia prende atto quando al che l’amore può fallire e
finire. Essa perciò, come la Chiesa Ortodossa, da la
possibilità di poter celebrare un nuovo matrimonio con
la dispensa del vescovo.
La CCRA dichiara la sua fede nei decreti normativi dei
sette Concili Ecumenici della Chiesa indivisa: Concilio di
Nicea 325; di Costantinopoli 381; di Efeso 431; di
Calcedonia 451; di Costantinopoli II° 533; Nicea II° 787.
La CCRA dichiara la sua fede nella Sacra Tradizione
della Chiesa: UNA, SANTA, CATTOLICA e APOSTOLICA.
La CCRA crede che con la morte avviene la separazione
dell’anima dal corpo; il corpo corruttibile ritorna alla
terra, mentre l’anima che è immortale va incontro al
giudizio di Dio e attende di ricongiungersi al corpo
quando, al ritorno del Signore, risorgerà trasformato.
La CCRA crede nella vita eterna che inizia subito dopo la
morte e non avrà più fine. Per ciascuno di noi vi sarà un
giudizio particolare ad opera di Cristo sancito nel
giudizio universale.
La CCRA per cielo intende lo stato di felicità suprema e
definitiva. Quelli che muoiono nella grazia di Dio e non
hanno bisogno di ulteriore purificazione, sono riuniti
attorno a Gesù, a Maria, agli Angeli e ai Santi formando
la Chiesa del Cielo, dove contemplano Dio, in comunione
d’amore con la Santissima Trinità e intercedono per noi.
La CCRA accetta il Dogma del Purgatorio che è lo stato
di quanti muoiono nell’amicizia di Dio, ma benché sicuri
della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di
purificazione per entrare nella beatitudine celeste. Noi
ancora pellegrini nel mondo possiamo aiutarli con le
preghiere di suffragio, particolarmente la celebrazione
della Santa Messa, con le elemosine e le opere di
penitenza.
La CCRA ritiene, incoraggia e privilegia il celibato
ecclesiastico ma eccezionalmente se un uomo sposato
dovesse avvertire, in modo forte, la vocazione al sacro
ministero, con una speciale deroga o dispensa del
Vescovo, si può ammettere e promuovere il richiedente
agli ordini sacri.
La CCRA in accordo con la sacra Tradizione dichiara la
sua convinzione che i Vescovi della Chiesa sono,
ciascuno, successori degli Apostoli. Sostiene, inoltre,
che il Sommo Pontefice della Chiesa Romana è il
Primus inter pares [primo tra i pari] in relazione ai suoi
Fratelli Patriarchi delle Chiese Ortodosse e come
Successore di Pietro è Vescovo di Roma, Patriarca della
Chiesa Cattolica Romana e gode di un’alta Autorità
spirituale e morale.
La CCRA è unita al Papa in ciò che concerne le cose
fondamentali della Dottrina, nel dubbio esercita la
propria libertà e in ogni cosa la carità. Essa è ” cum
Petro” e non “sub Petro “.
La CCRA dichiara la sua convinzione che le questioni di
fede possono essere definite, per la Chiesa, in presenza
e con il consenso morale di tutti i Vescovi e gli
insegnamenti proposti dai Vescovi devono essere
ricevuti da un consenso morale del Popolo di Dio
[sensum fidei].
La CCRA dichiara che la Successione Apostolica, cioè la
trasmissione della missione e della potestà degli
Apostoli con la quale si è in comunione di fede e di vita
con le origini, riguarda i Vescovi e da loro viene
trasmessa nel sacramento dell’ordine che essi
conferiscono. Essa è necessaria per l’efficacia e la
validità della celebrazione dei Sacramenti. Come parte
della Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica,
unitamente alla Chiesa Ortodossa, affermiamo la nostra
adesione alla dottrina della Chiesa universale che il
triplice ministero di diaconato, presbiterato ed
episcopato, viene conferito esclusivamente a battezzati
di sesso maschile.
Secondo il Catholic Almanac [1974] è scritto: ” La Chiesa
romana riconosce la validità di antichi ordini cattolici e
gli altri sacramenti”. Feliciano A. Roy, OFM,p.368. ” La
condizione principale è che questi sacramenti possono
essere ricevuti solo da ministri odinati validamente.
Questi sono i ministri che appartengono alla sostanza
della dottrina eucaristica, i sacramenti, gli ordini e la
successione apostolica. ” Ciò include tutte le Chiese
orientali, le Chiese Cattoliche autonome, la Chiesa
Nazionale Polacca, la Chiesa vecchio cattolica e quella
cattolica romana antica”. cfr. Il compagno Pastorale” cfr
John M.Hules, jcd pg 335.
La CCRA dichiara la sua convinzione di essere chiamata
e inviata dal Signore ad evangelizzare e ad
amministrare i Sacramenti a tutti coloro che li chiedono
e sinceramente li desiderano.
Il 16 giugno 2000, il Papa san Giovanni Paolo II pubblicò
la “Dominus Jesus” ove si legge:”… Le Chiese che, pur
non essendo in perfetta comunione con la Chiesa
cattolica (romana), rimangono unite ad essa mediante i
vincoli più stretti, cioè mediante la successione
apostolica e una valida Eucaristia, sono vere Chiese
particolari”.